All’interno della sesta edizione del corso di Pet therapy Integrata presso il centro Cat (Campogalliano) si è tenuto il 6-7 novembre un corso teorico pratico sull’importanza di strutturare un buon setting nelle attività e terapie assistite con animali.
Oramai sono anni che studio e sperimento sul campo (essendo operatore di Pet therapy) l’importanza delle forme e dei colori all’interno delle attività di aiuto, che si svolgono in genere in gruppo o con singoli. Ho iniziato a sperimentare anni fa traslando e adattando le regole del Feng shui all’interno dei setting terapeutici riscontrando come un buon setting amplifica e ottimizza di molto il nostro intervento e in caso di situazioni molto problematiche ci offre un aiuto fondamentale. I nostri committenti possono essere bambini, anziani, disabili fisici e psichici etcc… a seconda dell’ambiente in cui ci troveremo ad operare e del tipo di utente e di animale pet si adotteranno differenti tipologie di setting.
Il Setting Terapeutico è considerato amplificatore e facilitatore dell’intervento di aiuto.
Preciso che consideriamo il termine setting come l’ambito in cui avviene la relazione di aiuto, che comprende sia l’ambiente fisico (la costruzione del contenitore della terapia, uno spazio atto a favorire il processo terapeutico) che l’insieme delle regole concordate tra chi cura e chi è curato
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